Libri in movimento
Obiettivi

Obiettivi

L’attenzione principale dei membri del progetto “Libri in Movimento” (Books in Motion) sarà dedicata alla produzione, circolazione e traduzione dei libri a stampa e ai contesti sociali e culturali della loro riproposizione, attraverso adattamenti testuali, in ambiti linguistici e confessionali diversi da quelli di origine.

Il termine traduzione viene dunque qui inteso nel senso comune e letterale come trasposizione linguistica (di un testo), ma anche nel suo più ampio (e non meno letterale) significato di trasferimento (di un testo) da un contesto a un altro. Ci si occuperà non solo di chi materialmente esegue la traduzione ma anche di tutte le figure dei mediatori culturali che entrano in gioco a vario titolo in queste operazioni di cultural transfer: committenti, curatori, stampatori, dedicatari, collezionisti.

Accanto alla vicenda materiale del testo, in altre parole, interessa studiare i networks, le reti di relazioni tra gruppi e individui che questi processi di trasmissione culturale disegnano sul piano della comunicazione e, più in generale, su quello della condivisione di pratiche sociali: i modi di circolazione, trasmissione e utilizzo dei testi, analizzati a partire da una ricca raccolta di informazioni – già in nostro possesso – riguardanti le edizioni, i luoghi di pubblicazione, oltre naturalmente all’identità dei traduttori e delle altre figure di mediazione culturale.

Il progetto, inoltre, intende rimettere la penisola italiana al centro di un sistema di circolazione libraria di dimensione europea (ed extraeuropea), ridimensionando la retorica del presunto isolamento impostole dalla Controriforma nei secoli centrali dell’età moderna rispetto al resto dell’Europa (e del mondo). Lo si farà in diversi modi.

Engraving of Hans Burgkmair

La permeabilità delle barriere territoriali all’interno dell’Europa cattolica del ‘500 e del ‘600, ma anche le differenze tra i tanti cattolicesimi plurali che ne caratterizzano il tessuto culturale e religioso saranno testati sia attraverso lo studio della circolazione di libri spirituali, devozionali e catechistici – testi, almeno in apparenza, di sicura ortodossia – sia attraverso la fortuna di libri variamente giudicati eterodossi come i testi libertini circolanti tra Italia e Francia.

Le barriere confessionali che separavano l’Europa protestante da quella cattolica verranno messe sotto i riflettori sia attraverso lo studio della circolazione di testi spirituali e mistici, in particolare di matrice pietista, che viaggiarono tra Italia e Germania nel XVII secolo sia attraverso lo studio delle diverse modalità con cui scritti di natura istituzionale, come raccolte di decreti, proposte di riforma della chiesa, vennero diversamente accolti, adattati e manipolati nel mondo cattolico e in quello protestante, anche da parte di gruppi e figure situate ai margini, in qualche caso fuori dalle ortodossie dominanti, tesi a riproporli in chiave imparziale, cioè al di fuori delle barriere confessionali esistenti.

Infine lo studio della stampa, traduzione e circolazione di testi spagnoli in Italia nel ‘500 consentirà di riflettere sul ruolo centrale ricoperto nella penisola italiana dalla storia delle diaspore sefardita e morisca allargando lo sguardo anche oltre i confini territoriali europei.